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PENSIONE: ricalcolo della pensione e perché è importante richiederlo?

  • segreteria1eldocon
  • 31 dic 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Quando, dove e perché richieder il ricalcolo pensione?

La mossa ad alcuni conviene, e farlo potrebbe essere la mossa migliore per i cittadini: si tratta di un processo essenziale per determinare il corretto importo pensionistico. Ad oggi è sempre più difficile riuscire a far fronte ai rincari dei prezzi, e i pensionati lo sanno benissimo per cui la somma calcolata dal sistema previdenziale, dovrebbe “adattarsi” all’andamento del tasso di inflazione, ma scopriamo di più sul ricalcolo della pensione..



Il modello TE08 permette di comprendere lo stato di liquidità della pensione. Da qui, si comprende se la situazione sia a favore o meno dei cittadini e come agire laddove non lo sia. Il ricalcolo assume il valore di 'aggiustamento' che deve fare “giustizia”: bisogna percepire quanto spetta, non di più o meno.

A volte capita che solo successivamente emergano dei documenti che attestino le discrepanze, per cui è corretto agire in base alla propria condizione. Persino il ritardo nell’accredito dei contributi figurativi, ad esempio quelli del servizio di leva, possono determinare una ricostituzione dell’assegno pensionistico. Come se non bastasse, se si versano contributi anche da pensionati, si può richiedere un supplemento per includerli. Il fine è quello di aumentare il trattamento o persino ottenere un assegno aggiuntivo.


Hanno diritto al supplemento anche coloro i quali sono titolari di pensione come “ex lavoratori dipendenti” che sono iscritti ad esempio al FPLD, cioè il Fondo pensione dei lavoratori dipendenti che decidono poi di mettersi in proprio e ricevere il trattamento delle gestioni separate. Lo stesso vale per questi pensionati che potrebbero essere assunti come lavoratori subordinati. La ragione sta nella forma assicurativa che li tutela, e vale anche per lavoratori agricoli autonomi CD-CM, cioè coltivatori diretti, coloni o mezzadri. Il supplemento può essere richiesto cinque anni dopo la data di decorrenza della pensione o di un altro supplemento ottenuto in precedenza. Ma se il soggetto ha l’età per la pensione di vecchiaia lo può richiedere dopo due anni, e per una volta soltanto. La misura decorre dal primo giorno del mese successivo alla domanda. Se il pensionato muore prima, il diritto spetta ai parenti con la pensione di reversibilità. Inoltre, il supplemento non ha limiti e può essere assommato alla pensione esistente, pur venendo calcolato con uguali criteri della stessa. Nello specifico, bisogna capire se questo istituto sia assorbito dall’integrazione o sia proprio un incremento, in relazione al fatto che la pensione sia integrata al minimo.


Altra cosa è la pensione supplementare, non va confusa con il supplemento finora indicato. Questa entra in gioco quando ci sono dei crediti residui in una cassa previdenziale che non è stata unita alla gestione che versa la pensione principale. Non tutte le casse però permettono questa soluzione. Tra tutte è la Gestione Separata INPS ad essere la più generosa, perché eroga la pensione supplementare a prescindere dal fondo che gestisce la primaria. Una mossa che non si attua “viceversa”.


Tra le varie mosse c’è anche la ricostituzione della pensione, si può usare quando un lavoratore acquisisce tardi i contributi per errori di comunicazione ad esempio. La domanda può essere fatta dal singolo o dall’ufficio dell’ente previdenziale, senza scadenza, ma i ratei si prescrivono in dieci anni per norma. Questo è il ricalcolo vero e proprio, non un aggiunta, che tiene conto della nuova situazione legata ai contributi. Nei casi più gravi oltre che a modifiche nelle date, ci potrebbe persino essere la revoca della pensione, specie se i contributi non ne rispettano i requisiti. Così, l’INPS deve attivare le procedure per riottenere quanto illegittimamente versato. In ogni caso, chi è già in pensione può richiedere il ricalcolo contributivo dell’assegno se scopre che questa condizione lo avvantaggia. La stessa Cassazione afferma che una volta liquidata, non si può più modificare l’importo e vale solo per i lavoratori iscritti alla possibilità del conteggio.

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