Si discute di possibili modifiche all'Assegno di Inclusione: si stanno valutando un ampliamento dei beneficiari, un aumento delle soglie di reddito e dei sussidi. E' da gennaio che l’Assegno di inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, ma da Bruxelles si sostiene che la misura non aiuti sufficientemente a ridurre la povertà, segnalando così la necessità di riforme. Molti esperti suggeriscono che le soglie ISEE e gli importi erogati necessitino di un aggiornamento, poiché il sussidioè rimasto invariato dal 2019. Ad oggi è necessario considerare l'inflazione e l'aumento del costo della vita.
Attualmente l'Assegno di Inclusione è destinato a famiglie con membri disabili, over 60, minorenni o persone sotto tutela dei servizi sociali. Al di là di questi requisiti, le condizioni restano simili a quelle del Reddito di Cittadinanza: l'importo base è sempre di 500 euro, con l'ISEE che non deve superare i 9.360 euro. A seconda della composizione del nucleo familiare, l'importo dell'assegno può variare, grazie all’applicazione delle scale di equivalenza. Inoltre, per chi vive in affitto, è previsto un contributo di 280 euro mensili. In sostanza, sebbene siano stati modificati il nome e la platea dei beneficiari, non vi sono stati cambiamenti nelle soglie di reddito o negli importi rispetto alla versione precedente.
La Ministra Calderone ha accennato a possibili modifiche per innalzare la soglia massima del reddito familiare, oggi fissata a 6.000 euro annui per un singolo individuo. Questo limite rappresenta il reddito massimo, diviso per i 12 mesi dell'anno. Attualmente, l'integrazione al reddito non può superare i 500 euro al mese. Ad esempio, chi guadagna 300 euro mensili riceve 200 euro di Assegno di Inclusione, mentre chi ha un reddito di 35 euro può ottenere fino a 465 euro. L'idea di aumentare le soglie potrebbe garantire un sostegno economico più significativo per i nuclei familiari più fragili.
Secondo alcune fonti giornalistiche, le dichiarazioni della Ministra Calderone lasciano intendere un possibile aumento della soglia di reddito familiare, che potrebbe passare dagli
attuali 6.000 euro a 8.500 euro, includendo famiglie con redditi leggermente superiori. Se il parametro del reddito familiare venisse aumentato a 8.500 euro, l'integrazione al reddito potrebbe crescere oltre l'attuale tetto massimo di 500 euro, arrivando a superare i 700 euro al mese. Questo intervento potrebbe essere decisivo per supportare economicamente un numero maggiore di persone. Per il momento, però, si tratta solo di ipotesi e valutazioni in corso. Come dichiarato dalla stessa Ministra Calderone, non ci sono ancora decisioni ufficiali. Tuttavia, è probabile che le novità vengano introdotte nel prossimo bilancio statale.
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