BONUS ANZIANI: di cosa si tratta?
- segreteria1eldocon
- 26 mar
- Tempo di lettura: 2 min
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A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore un periodo di sperimentazione per la Prestazione Universale, che durerà fino al 31 dicembre 2026. Questo nuovo beneficio è pensato per supportare gli anziani con gravi esigenze assistenziali, semplificando e integrando le attuali indennità e prestazioni sociali.
La Prestazione Universale sostituirà l'indennità di accompagnamento (Legge 18/1980) e altre prestazioni di assistenza sociale fornite dalle ATS. È composta da due principali voci:
Quota fissa monetaria: corrisponde all'indennità di accompagnamento, mantenendo le modalità di pagamento già in uso.
Quota integrativa: un "assegno di assistenza" pari a 850 euro mensili, che può essere utilizzato per il costo del lavoro di cura e assistenza, sia con lavoratori domestici che con servizi qualificati.
Queste due voci sono liquidate separatamente: la quota fissa tramite i consueti canali dell'indennità di accompagnamento, mentre la quota integrativa viene gestita attraverso la piattaforma "Prestazione Universale".
Per accedere alla Prestazione Universale, gli anziani devono soddisfare determinati requisiti:
Età anagrafica: almeno 80 anni.
Bisogno assistenziale gravissimo: accertato dalla Commissione medico-legale dell’INPS. I casi includono persone in stato vegetativo, gravi demenze, lesioni spinali gravi e altre condizioni di disabilità severa.
ISEE sociosanitario: non superiore a 6.000 euro.
Indennità di accompagnamento: il beneficiario deve essere titolare attivo dell'indennità. In caso di sospensione, la Prestazione Universale non verrà riconosciuta.





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